La "terza via" di Ivo Muser: perché la speranza è più forte del pessimismo

Lunedì 22 Dicembre - 05:39

In un tempo segnato da incertezze globali, il Vescovo Ivo Muser interviene con una riflessione che scuote le coscienze: la distinzione tra ottimismo e pessimismo è «superficiale». Per il pastore della Chiesa altoatesina, l’unica risposta autentica alle crisi attuali non risiede nelle analisi di mercato, ma nella speranza cristiana. Citando la simbologia dell'ancora, Muser definisce la speranza come un legame indissolubile con Dio, capace di resistere alle tempeste economiche e sociali. Il suo è un attacco frontale alla cultura della superstizione e del materialismo: la vera fiducia non si legge nelle stelle né nei grafici della borsa. Il messaggio è chiaro: celebrare il Natale significa rimettere al centro il "festeggiato", quel bambino che rappresenta la forza per affrontare le fatiche comuni. Il Vescovo conclude con un richiamo al realismo: smettere di guardare solo a ciò che va male per riconoscere il bene, spesso silenzioso, che abita le nostre comunità. (Lorenzo Molinari)

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